I cosmetici sono testati sugli animali? Come possono i consumatori scegliere prodotti “cruelty free”? A queste domande, arrivate anche al nostro sito, vogliamo rispondere cercando di fare chiarezza.
In primo luogo, non è vero che i cosmetici “causano la maggior parte dei test su animali effettuati in Europa”, come a volte è stato erroneamente dichiarato.
Infatti in nessun paese UE vengono più utilizzati animali per valutare la sicurezza dei cosmetici da molti anni. Dal 2009 è una specifica legge comunitaria a vietarlo per quanto riguarda gli ingredienti (per i prodotti finiti il bando era scattato già nel 2004), ma, nella realtà, questa pratica era già stata abbandonata dalle industrie cosmetiche europee già dalla fine degli anni Ottanta.
Non solo: sempre da due anni non è più consentito commercializzare nel territorio comunitario i cosmetici che siano stati testati su animali nei paesi extra-UE, sia come prodotto finito sia come ingredienti contenuti. Questo divieto esclude, ad oggi, solo particolari verifiche di tossicità (tossicità da uso ripetuto, tossicità riproduttiva e tossicocinetica), ma si estenderà anche a questi test nel marzo 2013.
La ragione della progressione dell’entrata in vigore dei divieti è dovuta alla complessità scientifica di identificare test alternativi sostitutivi per tutte le prove richieste dalla legge che non ricorrono all’uso di animali ma che, al contempo tutelino, al massimo la salute dei consumatori. All’identificazione di questi test alternativi collaborano da anni la Comunità Europea, il mondo scientifico e l’industria con l’obiettivo azzerare al più presto la sperimentazione animale ad uso cosmetico.