L’inquinamento ambientale è un problema di salute in crescita in tutto il mondo e la comprensione di come i vari componenti inquinanti, in particolare come essi possano interagire con le radiazioni ultraviolette e causare danni cellulari, è di importanza fondamentale nel comprendere come mantenere la pelle sana in età avanzata e riparare o recuperare il danno cutaneo.
In questo articolo sono stati presentati due studi differenti per ampliare la nostra comprensione sull’invecchiamento cutaneo. Nel primo studio è stata evidenziata una correlazione tra i livelli di biossido di azoto nell’aria esterna e il numero di lentiggini sulla guancia. Nel secondo studio, gli autori mostrano che l’attività del complesso mitocondriale II in fibroblasti cutanei umani diminuisce con l’età.
Anche se è noto che particelle inquinanti ultrafini inducono stress ossidativo e danno mitocondriale, NO2 non ha mostrato specificamente di indurre stress ossidativo in vivo. Se NO2 è in grado di aumentare lo stress ossidativo in vivo, percorsi come il recettore idrocarburo arilico può rispondere in modo da proteggere la pelle dallo stress ossidativo ambientale indotto, e questa risposta può comprendere la formazione di lentigo. Quest’ultima possibilità è in via di approfondimento.
Expanding Our Understanding of Human Skin Aging
Chang A. L. S.
Stanford University School of Medicine, Redwood City, California, USA
J Invest Dermatol – Vol. 136. 2016, pp 897-899
http://www.jidonline.org/article/S0022-202X(16)00575-3/pdf
Keywords: mitocondri, inquinamento, invecchiamento della pelle, biossido di azoto