“Aspetti di sicurezza ambientale dei prodotti cosmetici: una prospettiva europea”

 

J.Tolls, H.Berger, A.Klenk, M.Meyberg, R. Műller, K.Rettinger, J.Steber – Germany
Environmental Toxicology and Chemistry – Vol 28: 2485-2489 (2009)
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1897/09-104.1/pdf

Keywords: sicurezza, ambiente, prodotti personal care.

 

Sommario

La pubblicazione, partendo da considerazioni generali sull’utilizzo dei prodotti di personal care, a risciacquo e a permanenza (ma successivamente eliminati con la detersione cutanea), si pone il problema del loro impatto sull’ambiente e della loro eco-sicurezza.

La situazione esaminata si riferisce all’Unione europea, che rappresenta uno dei maggiori utilizzatori di prodotti per la cura della persona, valutando formulazioni e ingredienti, con una serie di dati riguardanti la biodegradabilità e la tossicità ambientale. Dopo un cenno agli aspetti legislativi, sono esaminate le seguenti classi di ingredienti: tensioattivi, sostanze lipofiliche, emulsionanti, ingredienti polimerici, alcool etilico e alcoli solventi, idrossiacidi, conservanti, coloranti per capelli, filtri solari, sostanze profumanti, propellenti.

Sono state quindi valutate alcune formulazioni, tipiche delle più rilevanti categorie di prodotti cosmetici. Pur considerando l’elevato numero di ingredienti utilizzati nei prodotti per la cura e l’igiene personale, che comporta la possibilità di avere a disposizione dati ecologici soltanto su una frazione delle sostanze prese in considerazione (situazione migliorata dal REACH), nelle conclusioni si riporta che i prodotti contengono perlopiù ingredienti con un impatto ambientale favorevole e ad elevata biodegradabilità nel caso dei prodotti per l’igiene cutanea.

Polimeri ed altre sostanze scarsamente degradabili sono trattenute nei processi di depurazione delle acque di scarico con un minor impatto sul terreno. A livello biologico inoltre non c’è paragone tra il possibile impatto dei farmaci e quello dei cosmetici, che non contengono sostanze altamente attive sotto il profilo biologico e presentano una maggior sicurezza ecologica.

Gli autori auspicano inoltre un aggiornamento continuo sui dati di ecocompatibilità per poter monitorare il rischio ecologico, in stretta collaborazione tra le autorità nazionali e l’ industria.