“Valutazione preliminare del potenziale genotossico di un polimero idrofilo in tre sistemi di conservazione differenti”
N. Dayan, V. Shah, T. Minko
Lipo Chemicals Inc., Paterson, NJ, USA.
International Journal of Cosmetic Science Vol. 33, pp. 497–502 (2011)
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1468-2494.2011.00661.x/abstract
Keywords: Aberrazione Cromosomica, Genotossicità, conservanti, formulazioni.
Sommario
L’articolo presenta uno studio sul potenziale genotossico di un addensante associativo polimerico utilizzato in emulsioni per uso topico confrontando fra di loro tre tipi diversi di conservazione. Il metodo utilizzato per la valutazione della genotossicità è il test in vitro del micronucleo (linea guida OCSE numero 487). Il lavoro parte dalla esigenza di dover rivalutare la potenziale tossicità di un materiale grezzo nel momento in cui si cambia un additivo come un sistema di conservazione. Tale rivalutazione è fondamentale, in quanto si possono riscontrare significative alterazioni delle proprietà del materiale. Lo studio ha evidenziato che, ai livelli testati, nessuno dei sistemi di conservazione presenta alcun effetto citotossico o genotossico. Se si considera l’esposizione della pelle alle sostanze in questione si debbono prendere in considerazione anche fattori quali la condizione della pelle, la durata dell’esposizione ed il metabolismo. Un fattore primario da tenere in considerazione è rappresentato dalla concentrazione: anche se i conservanti possono essere tossici a concentrazioni più elevate, solitamente la concentrazione finale che si riscontra nelle materie prime nonchè nelle formulazioni sono sicure. Oltre a ciò bisogna anche tenere conto del fatto che i conservanti utilizzati per conservare materie prime sono diluiti ulteriormente quando incorporati nella formulazione finita.