Modifiche epidermiche associate al trattamento di stati di  forfora: biomarkers dello strato corneo

 

Kerr, K., Darcy, T., Henry, J., Mizoguchi, H., Schwartz, J. R., Morrall, S., Filloon, T., Wimalasena, R., Fadayel, G. and Mills, K. J.
International Journal of Dermatology, 50: 102–113. (2011),
http//doi: 10.1111/j.1365-4632.2010.04629.x

Keywords: Forfora, valutazione efficacia, zinco piritione, biomarkers.

 

Sommario

La forfora è una condizione frequente del cuoio capelluto e si presenta con scaglie, prurito e talvolta con eritema. Sono sintomi che riflettono variazioni biochimiche e istopatologiche che possono essere risolte con opportuni trattamenti locali. Lo studio riportato nell’articolo ha caratterizzato lo stato epidermico in presenza di forfora per valutarne i mutamenti e quindi l’efficacia di trattamenti topici con shampoo a base di zinco piritione, una sostanza tradizionalmente usata contro la forfora e regolamentata come percentuale d’uso nei prodotti cosmetici.

 

Nello studio, della durata di 3 settimane contro un placebo, sono stati valutati, nello strato corneo, i marker cutanei dell’infiammazione (IL-1α, IL-1RA, IL-8) e l’integrità della barriera (cheratina 1, 10, 11; involucrina; SC lipidi; e siero albumina umana), esaminandone le variazioni durante il trattamento.

 

I risultati sono stati significativi e hanno evidenziato come i parametri esaminati siano  ottimi elementi per la valutazione dell’efficacia di un trattamento antiforfora, permettendo di esaminare a fondo lo stato di salute del cuoio capelluto e la risoluzione progressiva dei fenomeni cutanei che caratterizzano e accompagnano il fenomeno più sgradito e visibile, cioè la formazione delle scaglie di forfora.