La formazione dell’odore corporeo ha inizio con una secrezione inodore delle ghiandole sudoripare, composta in buona parte da acqua e piccole quantità di proteine e lipidi naturali.
Il microbiota, naturalmente presente sulla pelle, decompone alcuni lipidi e proteine e genera molecole odorose volatili. Tra queste: acidi grassi a corta catena, composti organosolforati (mercaptoderivati), sono altresì presenti steroidi quali androstenolo o androstenone e altre ancora.
Nell’articolo sono descritte due molecole in grado di contrastare l’azione del microbiota cutaneo attivo nella formazione dell’odore: il triclosan (sostanza tradizionalmente usata nella deodorazione) un organoalogeno particolarmente aggressivo sulla flora cutanea, in comparazione con il più recente 2-methyl 5-cyclohexylpentanol.
Vengono riportati studi sull’azione deodorante nel tempo, con test in vivo (sniff test) e sull’incidenza a livello del microbioma ascellare ricostituito.
I risultati sono comparabili a 24 ore, ma si riscontra una maggior efficacia del 2-methyl 5-cyclohexylpentanol a 48 ore. Il dato più interessante è senz’altro un maggior rispetto dell’ecosistema cutaneo rispetto al triclosan pur ottenendo una efficacia di maggior durata.
Mind your microbes. Gentle Malodor Protection Supports the Axillary Microbiome
Genrich F., Nordzieke S., Koch C., Schmaus G., Behnke S.
Symrise AG, Holzminden, Germany; Symrise Inc., Teterboro, NJ, USA
Cosmet & Toil 2020; 135 (4) :55-62
https://cosmeticsandtoiletries.texterity.com/cosmeticsandtoiletries/april_2020/MobilePagedArticle.action?articleId=1574005&oly_enc_id=9130A3799801F1S&r=9130A3799801F1S#articleId1574005
Keywords: odore corporeo, deodorazione, microbioma ascellare, biofilm