Sia il Ministero della Salute italiano che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno riconosciuto al fluoro importanti proprietà anticarie. Ecco perché oggi molti prodotti per l’igiene orale, soprattutto dentifrici, ma anche colluttori, gel, fili interdentali contengono questa sostanza. Questi prodotti sono usati ormai da decenni, fin dagli anni ’70, senza alcuna evidenza di effetti negativi per la salute. Studi epidemiologici hanno dimostrato che la diffusione e la maggiore accessibilità a prodotti di consumo contenenti fluoro, inclusi i cosmetici per l’igiene orale, e a fonti d’acqua potabile fluorurate (oltre al generale miglioramento di fattori socio-economici) ha drasticamente ridotto l’incidenza della carie nella popolazione dei paesi più industrializzati, inclusa l’Italia. Il fluoro, infatti, rende lo smalto dei denti particolarmente resistente all’attacco acido dei batteri della placca.
Le recenti linee guida del Ministero della Salute (Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva, Novembre 2013), indicano che “La prevenzione della carie attraverso l’utilizzo del fluoro è necessaria per tutti gli individui”.
In particolare, per i bambini, le linee guida raccomandano (sempre come massimo grado di raccomandazione):
- “Dai 6 mesi ai 6 anni di età, la fluoroprofilassi può essere effettuata attraverso l’uso di un dentifricio contenente almeno 1.000 ppm (parti per milione) di fluoro, 2 volte al giorno, in dose pea-size”.
- “Dopo i 6 anni la fluoroprofilassi viene effettuata attraverso l’uso di un dentifricio contenente almeno 1.000 ppm (parti per milione) di fluoro, 2 volte al giorno”.
L’azione anticarie del fluoro
Il fluoro è un sale minerale molto diffuso in natura: è presente nel suolo, nelle acque e in alcuni alimenti (es. tè, pesce azzurro, verdure). È considerato un elemento indispensabile e irrinunciabile per la salute umana. In particolare, aiuta a proteggere lo smalto costituito per il 96% da minerali e per il 4% da sostanze organiche e acqua. Il fluoro, in primo luogo, aumenta la resistenza del dente agli attacchi demineralizzanti, che comportano la perdita di minerali dallo smalto, prevenendo così la formazione di cavità cariose (vedi la video intervista della dott.ssa Laura Strohmenger, professore ordinario dell’Università degli Studi di Milano e membro del gruppo di lavoro Linee Guida nazionali Ministero della Salute). Inoltre favorisce la rimineralizzazione delle lesioni di piccole dimensioni che si sono create nello smalto, rafforzandolo e rendendolo più resistente all’attacco degli acidi responsabili della formazione della carie. L’azione anticarie del fluoro è dimostrata anche dai dati: l’esperienza degli ultimi decenni ha evidenziato che la sua assunzione è in grado di ridurre del 40% la comparsa della carie. Tuttavia, solo il 40% della quantità di fluoro necessaria ogni giorno all’organismo proviene dai cibi o dall’acqua. Ecco perché è utile ricorrere anche ad altre fonti, come i prodotti per l’igiene orale.
Cosa dice la legge a proposito del fluoro
Anche l’utilizzo del fluoro nei dentifrici è regolamentato dalla normativa europea e, come tutti gli altri ingredienti utilizzabili nei cosmetici, può essere considerato una sostanza sicura, che tutela la salute del consumatore. Il Regolamento europeo sui cosmetici autorizza un uso di fluoro fino a 1500 ppm (parti per milione), un livello che viene considerato efficace e senza rischi.
Qualche anno fa, le autorità sanitarie francesi chiesero al Comitato Scientifico della Commissione Europea di esprimere un’opinione in merito alla sicurezza di questi prodotti. Il Comitato concluse riaffermando la totale sicurezza dei dentifrici contenenti fluoro fino a 1500 ppm, anche quando usati da bambini di età al di sotto dei 6 anni.
In ogni caso, per minimizzare qualsiasi rischio residuo, il Comitato raccomandò di apporre un’avvertenza specifica su questi prodotti nel caso di loro impiego da parte di bambini al di sotto dei 6 anni. Questa raccomandazione, successivamente, è stata resa obbligatoria e inserita nella normativa europea sui cosmetici. Secondo la regolamentazione attualmente in vigore e a partire dal 19 marzo 2009, tutti i dentifrici contenenti tra lo 0,1% (1000 ppm) e lo 0,15% (1500 ppm) di fluoro, nel caso in cui non riportino in etichetta una controindicazione per i bambini (ovvero che possono essere usati solo da persone adulte), devono obbligatoriamente indicare la seguente avvertenza specifica: “In caso di impiego da parte di bambini fino a 6 anni, si raccomanda di utilizzare una piccola quantità di dentifricio sotto la supervisione di un adulto per ridurre al minimo l’ingerimento. In caso di assunzione di fluoruro anche da altri fonti, si consiglia anche di consultare il dentista o il medico”.
Sicurezza e controllo
In passato, sono stati sollevati dei dubbi sulla sicurezza del fluoro e sul suo utilizzo nei prodotti per l’igiene orale. In realtà, il fluoro è un ingrediente ammesso dalla normativa europea sui cosmetici. Anche le recenti opinioni del Comitato Scientifico di esperti indipendenti della Commissione Europea hanno confermato la sicurezza del fluoro nei prodotti per l’igiene orale ai quantitativi previsti dal Regolamento e ne hanno ribadito l’efficacia contro la carie.
I prodotti per l’igiene orale contenenti fluoro sono sicuri anche per i bambini, come recentemente riconfermato anche dal Comitato Scientifico sulla Sicurezza dei Consumatori della Commissione Europea (SCCS). Inoltre questo organismo europeo, formato da esperti medici e tossicologi indipendenti, ha ribadito l’efficacia dei dentifrici al fluoro nella prevenzione della carie a tutte le età, anche nei bambini di età inferiore ai 6 anni. Per i bambini esistono anche dentifrici appositamente studiati che solitamente contengono una quantità inferiore di fluoro e vengono formulati con un gusto gradevole, per invogliare l’impiego del prodotto da parte dei più piccoli. Tuttavia, tutti i dentifrici al fluoro, se non specificatamente sconsigliati per i bambini con un’apposita indicazione in etichetta, possono essere usati anche al di sotto dei 6 anni.