Con il termine cosmetica halal si indicano cosmetici (nella accezione europea del termine) formulati con ingredienti leciti (halal) al consumo per un credente musulmano. Per cosmetici certificati halal si intendono cosmetici formulati, prodotti, confezionati, stoccati e distribuiti in modo conforme alle normative di un ente di certificazione islamico che ne garantisce lo stato halal.
Sono certificabili halal tutti i prodotti ingeribili, iniettabili o che entrino nel corpo tramite le mucose o i pori della pelle e pertanto i prodotti alimentari, i farmaci o i cosmetici.
Halal è un termine arabo che significa “lecito” e indica tutto ciò che è ammesso al consumo per un credente musulmano. Non esiste nel Corano o nella Sunna un elenco di cose halal, che si ottiene invece per sottrazione (tutto ciò che Dio ha creato è halal, fuorchè ciò che è haram).
Il termine haram indica ciò che non è lecito al consumo per un credente musulmano. Tali proibizioni sono elencate nel Corano: maiale, carcasse, animali su cui non sia stato invocato il nome di Dio, sangue. A queste va aggiunto il khamr, cioè le sostanze inebrianti o intossicanti (es. vino).
Le ulteriori sostanze non lecite sono da considerarsi non proibizioni, ma specificazioni date dalle quattro Scuole islamiche.
MASHBOOH: con questo termine si indicano sostanze “dubbie”, delle quali il consumatore islamico non è in grado di stabilire lo stato halal o haram. Nel dubbio, viene esortato ad astenersene (es. la gelatina se non se ne conosce l’origine animale o vegetale).
ZABIHA: con questo termine si indica la macellazione rituale islamica.