La relazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche della US National Academy of Sciences, “test di tossicità nel 21°secolo (tox-21c): una visione e una strategia”, ha provocato un interessante dibattito sul rinnovo normativo nel campo della tossicologia – in particolare per le sostanze chimiche- utilizzando test in-vitro, approcci in-silico, e metodologie applicate a organismi inferiori.
Il cambiamento principale si basa su valutazioni dei meccanismi e delle modalità di azione delle sostanze tossiche. Identificare “percorsi di tossicità” (i “pathway” fisiologici dell’azione tossica delle sostanze), specialmente su larga scala, richiede lo sfruttamento delle nuove tecnologie “omiche” (genomica, proteomica, metabolomica). Quando un percorso di tossicità viene identificato, diviene possibile sviluppare una batteria di test che consentono una efficienza di analisi molto più elevata di quella attuale.
L’articolo propone di estendere questo concetto per arrivare alla mappatura del complesso integrale delle pathway di tossicità negli esseri umani: il toxoma umano.
La mappatura del toxoma umano permetterà per la prima volta di identificare le sostanze tossiche o le concentrazioni limite per queste sostanze.
L’articolo descrive potenzialità ed ostacoli di questa idea ambiziosa ma sicuramente utile per il progresso della tossicologia.
Food for Thought … on Mapping the Human Toxome
T. Hartung; M. McBride
CAAT, Johns Hopkins University, Bloomberg School of Public Health, Baltimore, MD, USA, and CAAT-Europe, University of Konstanz, Germany; e Agilent Technologies, Government Relations, Life Sciences and Chemical Analysis, Washington, DC, USA
ALTEX, Vol 28, pp. 84-93 (2011)
http://altweb.jhsph.edu/sebin/e/b/altex_2011_2_083_093_FFT2.pdf
Keywords: toxoma umano, tox-21c, tecnologie “omiche”, tossicologia, Human Toxicology Project