“Idrofobine da funghi, proteine emulsionanti naturali”
S.Longobardi,L. De Stefano, C.Ercole, D.Picone, I.Rea, P.Giardina
Università Federico II di Napoli
Focus on AMINOACIDS, PEPTIDES & HI-TECH INGREDIENTS – Supplement to Household and Personal Care today- vol 4: 21-25, 2010
http://www.teknoscienze.com/articles/hpc-today-fungal-hydrophobins-proteins-as-natural-emulsifiers.aspx#.Vl7-OXYvfIU
Keywords: hydrophobins, proteins, emulsifiers.
Sommario
Le idrofobine sono proteine prodotte da funghi filamentosi , con particolari proprietà. Il loro comportamento in soluzione ricorda quello di emulsionanti, per le caratteristiche di comportamento anfifilico e di posizionarsi sulla superficie delle membrane. Le idrofobine sono veri biotensioattivi: si posizionano all’interfaccia tra la parete cellulare e l’aria, creando uno strato idrorepellente.
Ne esistono due tipi: Idrofobine di classe I e di classe II, aggregati con differenze strutturali e proprietà diverse. La classe I forma aggregati di alto peso molecolare, insolubili, con un aspetto a bacchettine, simili a fibrille amiloidi con struttura beta. La classe II forma polimeri più solubili e non presenta struttura di aggregati. Nello studio pubblicato è stato ottenuto un composto di idrofobine I e glucani, idrosolubile e in grado di formare biofilm. Ottenuta dai miceli di un fungo edibile: Pleurotus ostreatus, l’idrofobina è stata successivamente ottenuta per via biotecnologica e sono state studiate le sue qualità emulsionanti con oli vegetali: olivo, mandorle e arachidi, i risultati sono molto incoraggianti, ottenendo emulsioni stabili ed edibili. La particolare versatilità di questa proteina ha suscitato l’interesse di importanti gruppi multinazionali, come dimostrano i brevetti depositati da BASF, Unilever e l’Oréal.
Tra i settori di potenziale interesse si può senz’altro citare anche la cosmesi, non ancora studiata, ma di sicura applicazione pratica per le idrofobie funzionalizzate, sia come emulsionanti che come protettori cutanei